I ripartitori non mi danno fiducia: come possono apparecchi così semplici ed economici misurare correttamente l’energia?
I ripartitori dei costi sono apparecchiature molto perfezionate, il cui principio non è improvvisato, ma è invece conforme alle più recenti normative europee. La contabilizzazione indiretta si basa sulla emissione dei corpi scaldanti, che è dato noto e preciso, e su misure di temperatura oggi ef fet tuabi l i con l’elet tronica in modo
sorprendentemente preciso. La ripartizione dei costi in base ai consumi è quindi effettuabile con grande precisione. Il costo limitato è un grande vantaggio, offerto dalla produzione di grande serie.
E’ difficile da utilizzare? L’utente medio è in grado di farne un uso corretto?
Per quanto riguarda la regolazione, l’utente deve solo girare la manopola della valvola termostatica: in senso orario, per ridurre la temperatura se ha caldo, o in senso antiorario, per aumentarla, se ha freddo. La manopola è numerata: quando l’indice è in corrispondenza del numero tre, la valvola regola la temperatura del locale a circa 20°. La valvola è inoltre munita di un indice di memoria che serve per ricordare all’utente la posizione che corrisponde alla temperatura prescelta. Questo indice è utile per riposizionare la valvola alla temperatura normale dopo un periodo di chiusura del radiatore. Per quanto riguarda invece la contabilizzazione, l’utente deve solo verificare, volendo, l’indicazione del contatore posto su ogni corpo scaldante.
Qual’è la durata delle apparecchiature e quali sono gli oneri di manutenzione?
Trattandosi di apparecchiature elettroniche statiche la loro affidabilità e durata è notoriamente molto elevata.
Quanto alla manutenzione, va prevista la sola sostituzione ogni dieci anni. Non sono richieste altre operazioni, oltre alla possibile esigenza di sostituzione di qualche dispositivo che risultasse fuori uso per le più svariate cause (rottura, avaria, disfunzione, ecc.). Eventuali disfunzioni vengono rilevate automaticamente dal gestore e non richiedono particolari attenzioni da parte dell’utente.
Il risparmio di combustibile è tale da giustificare l’installazione di un impianto di regolazione e contabilizzazione del calore?
Sulla base dell’esperienza si può indicare nel 20% il risparmio conseguibile, dovuto in parte al miglioramento del rendimento di regolazione ed in parte alla riduzione della temperatura nei locali meno utilizzati. Ma il risparmio, non trascurabile, non è certo l’unica ragione per cui vale la pena di installare un impianto di regolazione e contabilizzazione del calore. La ragione principale è certamente quella di consentire ad ogni utente la completa libertà ed autonomia: anche di stare bene al caldo, spendendo di più, se lo desiderasse.